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By: Innoveazine Acceso: Giugno 09, 2017 In: Innoveazine Comments: 0

Che il traffico mobile ha ormai superato quello da desktop non è una novità.

Andamento traffico online Febbraio 2017

Secondo i dati Audiweb di Febbraio 2017 dei 24,1 milioni di utenti che hanno navigato nel giorno medio, 21,4 erano utenti da mobile.

Il concetto di mobile first è stato portato da Luke Wrobleski, oggi product director di Google, già nel lontano 2007. E questo concetto oggi è fortemente attuale.

L’ottimizzazione di ciascun sito internet alla piattaforma mobile, consiste nell’adattarne design e contenuto alle caratteristiche di tali dispositivi.

Bisogna far si che l’esperienza dell’utente durante la navigazione sia agevole; infatti per i siti non ottimizzati per mobile, può accadere che l’utente debba aumentare lo zoom per leggere i contenuti; tutto ciò esita in un’esperienza negativa che porterà all’abbandono della pagina.

Talvolta la versione da mobile non consente di mantenere tutto il contenuto che un sito possiede nella versione desktop; capita quindi che bisogna ridurre il contenuto, ricordandosi sempre lo scopo di un buon sito: dare informazioni utili all’utente, in modo semplice e rapido.

Ma questa “carenza” nei contenuti ha rappresentato un problema per Google, in particolare per i sistemi di classifica della rilevanza di una pagina. Infatti gli algoritmi erano stati creati per valutare siti visibili su desktop e non su mobile. Quindi Google per ovviare a questo inconveniente ha annunciato, ormai diversi mesi fa, che avrebbe provveduto a creare un indice più orientato verso il mobile.

Altro aspetto che segna una differenza tra desktop e mobile sono le keywords, che spesso possono non coincidere con quelle utilizzate nelle pagine per desktop. Il consiglio è di effettuare uno studio, anche relativo ai propri competitors, e di conseguenza scegliere le parole chiave più appropriate.

Per verificare se la tua pagina è considerata appropriata da Google, si può effettuare il test mobile-friendly.

Ovviamente questa legge del mobile first non è universale; bisogna sempre contestualizzare il proprio ambito lavorativo e l’utenza con la quale si desidera interagire.  Dovrebbe essere invece usato quando dai dati ricavati dal traffico sul proprio sito indicano che la maggior parte degli utenti utilizza tali dispositivi per la navigazione.