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By: Innoveazine Acceso: Giugno 30, 2020 In: Innoveazine Comments: 0

Google elabora una nuova iniziativa per rafforzare il livello di sicurezza in termini di copyright. La novità prevederà il pagamento di editori selezionati per le proprie news e inizierà ad essere messa in campo entro fine anno in Australia, Brasile e Germania a cui potrebbero venir aggiunti in seguito altri diversi paesi.

Finalmente sembra essere arrivati ad una svolta nella battaglia tra gli editori e Google sulla questione copyright.

Questo nuovo programma di licenze per “contenuti di alta qualità” riguarderà i servizi Google News e Discover. Google in un blogpost comunica che “Questo programma aiuterà gli editori partecipanti a monetizzare i loro contenuti attraverso un’esperienza di storytelling arricchita che consenta ai lettori di andare in profondità alle notizie con articoli più complessi, informarsi in maniera aggiornata ed essere esposti ad un mondo di differenti questioni e interessi”.

Inoltre, il colosso americano aggiunge che in alcuni casi offrirà agli utenti accesso gratuito ad articoli a pagamento, pagando i contenuti al posto loro.

Ma in che cosa consisteva questa battaglia tra Google ed editori?

L’Australia aveva annunciato una battaglia contro grandi colossi come Google e Facebook sul tema copyright comunicando che il Ministero del Tesoro del Paese avrebbe promulgato una legge che avrebbe imposto a questi colossi di condividere i propri ricavi pubblicitari con i gruppi editoriali. Anche in Francia era stato richiesto a Google di effettuare  il pagamento di un compenso agli editori per poter condividere i loro contenuti online. Finora il colosso di Mountain View si era rifiutato di applicare la normativa europea sul diritto d’autore nonostante questa fosse in vigore in Francia, primo Paese a recepirla, già dallo scorso ottobre.

Da noi in  Italia il recepimento della normativa europea è attualmente all’interno di un disegno di legge, che ha concluso l’iter in commissione e per cui da qualche giorno è scaduta la presentazione degli emendamenti. Dopo l’approvazione del parlamento, che dovrebbe avvenire prima della pausa estiva, verranno scritti i regolamenti attuativi, che presumibilmente verranno predisposti entro fine anno.