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By: Innoveazine Acceso: Luglio 31, 2017 In: Innoveazine Comments: 0

Google Instant è stato disabilitato! I risultati di ricerca non verranno più mostrati durante la digitalizzazione.

Questa funzionalità che ha aiutato per anni gli utenti nella ricerca sul web, è stata lanciata 2010. All’epoca segnò una rivoluzione, in termini negativi, in quanto si pensava che Google Instant avrebbe avuto ripercussioni negative sia in termini di SEO sia per gli inserzionisti di Google AdWords.

Ma così non è stato, tanto che questa funzionalità è durata per ben 7 anni.

Come funzionava?

Google Instant mostrava i link in base alle ricerche di altri utenti e ai contenuti delle pagine web indicizzate dal motore.

Il motivo per cui oggi Google ha deciso di disabilitare Instant, è per andare incontro ai dispositivi mobile, come è stato comunicato dagli addetti ai lavori di Mountain View:

“…molte ricerche vengono eseguite da smartphone, con input ed interazioni molto diverse e vincoli dello schermo… abbiamo quindi deciso di rimuovere Google Instant per rendere la ricerca più veloce e fluida su tutti i dispositivi”

Con la rimozione di Google Instant, quando si effettua una ricerca su Google, compaiono solo tre suggerimenti, e soprattutto le ricerche non sono già effettuate solo digitando parte del testo; infatti è necessario premere su “invio” per avviare la ricerca. Ed è anche bene mettere in chiaro che non è stata disabilitata la funzionalità di auto-completamento!

Probabilmente questa modifica gioverà alle long tail keywords ossia le parole chiave a coda lunga. Esse venivano tagliate fuori da Google Instant, in quanto mentre le si digitava, Instant già proponeva delle ricerche.

Queste parole chiave sono più specifiche per ogni singola attività: quando si utilizza una singola parola molto generica, raggiungere un buon posizionamento può essere molto difficile. Invece le long tail keywords, sono parole chiave costituite da 4 o più termini, sono cercate più raramente, singolarmente determinano meno traffico su di un sito ma hanno una competitività più bassa. Se sommate tra di loro queste parole chiave generano volumi di accesso superiori rispetto alle più “semplici”.

Inoltre l’utente che ricerca un generico “gelateria” avrà una frequenza di conversione nettamente inferiore rispetto ad un utente che cercherà più specificamente quello di cui ha bisogno (es.gelateria milano zona duomo).